In occasione del 450° anniversario della conversione di San Camillo de Lellis, la Famiglia Carismatica Camilliana si è riunita a Roma per un simposio internazionale di formatori e animatori vocazionali. Tenutosi dal 25 al 29 maggio presso l’AH Roma Collection, l’evento ha riunito 88 delegati provenienti da 26 paesi sotto il tema: “Conquistati da Cristo, pellegrini della speranza sulle orme di San Camillo”.
Il simposio è stato un momento di rinnovamento spirituale e vocazionale a livello mondiale per religiosi, collaboratori laici e formatori impegnati alla formazione dei giovani. Durante la settimana, una serie di conferenze stimolanti ha esplorato il futuro del carisma camilliano in un mondo in rapida evoluzione.
Padre Pedro Celso Tramontin, MI, Superiore Generale, ha esortato i partecipanti a rinnovare il loro impegno vocazionale nello spirito del Giubileo. Ha sottolineato la vocazione camilliana come missione condivisa di guarigione, radicata nella compassione, nella comunità e nel servizio fedele.
Il cardinale Ángel Fernández Artime ha aperto la riflessione con un audace invito a recuperare la gioia e la radicalità della vita consacrata. Ha invitato i partecipanti a riscoprire la vocazione non come sopravvivenza, ma come trasformazione radicata nell’incontro personale con Cristo. Una prospettiva sociologica è stata offerta da Vincenzo Comodo, che ha analizzato l’impatto della cultura digitale sulla formazione, mettendo in guardia dalla superficialità e incoraggiando la coltivazione del silenzio, del discernimento e della presenza autentica.
Maurizio Bevilacqua, CMF, ha rivisitato i consigli evangelici come segni liberatori e controculturali, mentre P. José Carlos Linhares Pontes Jr. ha affrontato con coraggio la realtà degli abusi nella vita religiosa, sollecitando trasparenza strutturale e una formazione incentrata sulla dignità.
Gianfranco Lunardon, MI, ha riflettuto sulla profondità mistica della conversione di San Camillo, proponendo una “scuola di carità” nata dall’amore incondizionato e dalla trasformazione personale continua. Il suo messaggio è stato ripreso da P. Felice De Miranda, MI, che ha presentato i martiri della carità – passati e presenti – come icone durature dell’identità camilliana e del quarto voto.
Fratel Carlos Bermejo, MI, ha introdotto i “Sette cognomi della speranza”, offrendo una grammatica spirituale per il ministero in un mondo segnato dal dolore. Padre Sibi Augustine Chennatt, MI, ha sfidato la comunità a utilizzare gli spazi digitali per comunicare il carisma camilliano con creatività e discernimento.
Il simposio si è concluso con un pellegrinaggio a Bucchianico, luogo di nascita di San Camillo, che ha radicato la settimana nella memoria e nella missione. I delegati sono ripartiti non solo con nuove intuizioni, ma con una fiamma riaccesa, pronti a camminare come pellegrini di speranza, portando un carisma sempre vivo al servizio di un mondo ferito.