Nel 1586, la “compagnia di uomini da bene” ottenne l’approvazione dal Papa Sisto V e, nel 1591, il Papa Gregorio XIV diede lo status di Ordine, con il nome di “Ordine dei Ministri degli Infermi”, nome scelto dal Fondatore, per indicare che i suoi membri dovevano avere come modello Cristo, che disse: “Non sono venuto per essere servito, ma per servire e dare la vita”.
Oggi i Ministri degli Infermi sono conosciuti in tutto il mondo come Camilliani. L’Ordine è costituito da sacerdoti e fratelli che, come religiosi, godono di uguali diritti e assumono gli stessi obblighi.
e fa sì che “l’uomo sia messo al centro dell’attenzione del mondo della salute”.
I membri dell’Ordine emettono i voti di castità, povertà e obbedienza e consacrano la loro vita “al servizio dei poveri infermi, anche appestati, nelle loro necessità corporali e spirituali, pur se con rischio della propria vita, dovendo fare ciò per sincero amore a Dio“.
“Il nostro Istituto ha per scopo il servizio completo del malato nella globalità del suo essere“, disposto “ad assumere ogni servizio nel mondo della salute, per l’edificazione del regno di Dio e la promozione dell’uomo” (C 43).
Fedeli a questo impegno, centinaia di Camilliani morirono servendo gli ammalati infettati dalla peste.