NEWSLETTER 77 – GIUGNO 2021
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
V GIORNATA MONDIALE DEI POVERI – Domenica – 14 novembre 2021
«I poveri li avete sempre con voi» (Mc 14,7)
«I poveri li avete sempre con voi» (Mc 14,7). Gesù pronunciò queste parole nel contesto di un pranzo, a Betania, nella casa di un certo Simone detto “il lebbroso”, alcuni giorni prima della Pasqua. Come racconta l’evangelista, una donna era entrata con un vaso di alabastro pieno di profumo molto prezioso e l’aveva versato sul capo di Gesù. Quel gesto suscitò grande stupore e diede adito a due diverse interpretazioni.
La prima è l’indignazione di alcuni tra i presenti, compresi i discepoli, i quali considerando il valore del profumo – circa 300 denari, equivalente al salario annuo di un lavoratore – pensano che sarebbe stato meglio venderlo e dare il ricavato ai poveri. Secondo il Vangelo di Giovanni, è Giuda che si fa interprete di questa posizione: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». E l’evangelista annota: «Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro» (12,5-6). Non è un caso che questa dura critica venga dalla bocca del traditore: è la prova che quanti non riconoscono i poveri tradiscono l’insegnamento di Gesù e non possono essere suoi discepoli. Ricordiamo, in proposito, le parole forti di Origene: «Giuda sembrava preoccuparsi dei poveri […]. Se adesso c’è ancora qualcuno che ha la borsa della Chiesa e parla a favore dei poveri come Giuda, ma poi si prende quello che mettono dentro, abbia allora la sua parte insieme a Giuda» (Commento al vangelo di Matteo, 11, 9). (…)
GUSTARE LA VITA CURARE LE RELAZIONI
A cura dell’Ufficio nazionale per la Pastorale della Salute – Conferenza Episcopale Italiana
Nel cammino alla riscoperta del significato che i sensi possono offrire alla pastorale della salute, dopo aver affrontato la vista e il tatto, il Convegno di Milano affronta il tema del gusto. Sedersi alla stessa tavola, oltre che ad assaporare insieme il cibo, vuol dire condividere la propria vita. Per lasciare una traccia della sua presenza nel mondo attraverso i secoli, il Signore Gesù scelse un banchetto simbolo di un sacrificio dal quale nasce la fraternità. La pastorale della salute recupera, con questo appuntamento, lo spirito fondamentale della sua missione: riportare tutti ad un’unica mensa. Insieme ritrovare quel gusto per la vita che rende forti nell’affrontare le avversità. La cura delle buone relazioni che diventano sananti è lo strumento per realizzare questo obiettivo.
Rivedi la registrazione sul canale YouTube QUI
Le ferite della pandemia che la Chiesa vuole curare
Uno dei primi sintomi della malattia da Covid-19 è la perdita del gusto. Un’esperienza molto particolare. Alcuni hanno riferito che mangiare senza sentire il sapore dei cibi è inutile. Senza sapore passa l’appetito. Torna alla mente quella provocazione di Gesù: «Se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore?» (Mc 9,50). E lo diceva in un contesto in cui invitava a tagliare dalla nostra vita ciò che crea scandalo. Le cose insipide non si mangiano volentieri. Quando nel 2019 l’Ufficio nazionale per la Pastorale della salute scelse il titolo del Convegno da celebrare a maggio 2020 nessuno immaginava tanta attualità. Eppure solo oggi «Gustare la vita. Curare le relazioni» – il titolo e tema scelto per il convegno, dal 3 al 13 maggio – ci appare nella sua pienezza di senso. Il gusto per la vita è stato ferito dalla pandemia, dalle tante persone che hanno perso la vita, dai lutti traumatici, dalle famiglie indebolite, dalla crisi sociale incombente, dal disorientamento che si vive in Italia e nel mondo. Sono saltati modelli e stili di vita, siamo stati costretti in ritmi e spazi a volte troppo stretti. Molte abitudini acquisiste come ovvie sono state messe in discussione.
Soprattutto, dopo la malattia virale, un’altra ferita rileviamo come pandemica: le nostre relazioni sono state messe a dura prova, anche queste riviste, modificate. Un abbraccio, un bacio, una stretta di mano, da gesti familiari e amicali, espressioni di amicizia e affetto, improvvisamente sono diventati rischiosi. La distanza è divenuta il paradigma della sicurezza, una distanza sociale. Distanza necessaria e dovuta, prevenzione indispensabile per fermare questa malattia, ma sempre faticosa, difficile da accettare, non spontanea. E così anche le nostre relazioni hanno subìto un forte stress, una prova di tenuta non facile. La distanza è divenuta anche relazionale, con tutti i rischi a questo connessi.
Se la ricerca scientifica e la medicina affrontano la pandemia con i loro strumenti di intelligenza, sempre a servizio della vita umana (papa Francesco), compreso il vaccino, la Chiesa e i credenti sono chiamati a prendersi cura delle relazioni ferite, delle solitudini e vulnerabilità, perché nessuno resti solo, perché oltre la malattia non restino sofferenti anche le nostre relazioni, per il gusto che proviamo per la vita, per il bisogno di socialità che abbiamo, per la domanda di senso che attraversa la nostra mente: se Dio ha permesso tanto dolore e sofferenza, noi dobbiamo metterci alla ricerca del senso ultimo di quello che stiamo vivendo.
Da qualche parte, in qualche modo, troveremo la risposta e scopriremo ancora il bene che possiamo – e dobbiamo – costruire. Una comunità di credenti in cammino verso la speranza di una comunione piena con il Dio provvidente e tra noi fratelli. È la ricerca che offriamo nel nostro Convegno, con i 115 relatori che si alternano e le 18 sessioni di riflessione, studio e confronto. È il cammino della pastorale della salute in Italia. Coscienti che la risposta non è lontana: «Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri» (Mc 9, 50).
PROVINCIA BRASILIANA
PROVINCIA SPAGNOLA
PROVINCIA ROMANA
L’evento, è stato promosso dalla Postulazione generale dell’Ordine camilliano in collaborazione con la Pastorale Giovanile Vocazionale Camilliani Roma.
Sono intervenuti: S.E. Rev.ma . (Arcivescovo Metropolita di Chieti Vasti), il (Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi), l’autore del libro il . e il . Giornalista di Tv2000 e Presidente dell’Associazione Web Cattolici Italiani.
Iniziativa proposta dalla Postulazione Generale dell’Ordine e dal Santuario San Camillo De Lellis Bucchianico.
La proposta semplice e avvincente è quella di vivere in contatto con la spiritualità camilliana in fraternità, lodando il Signore per la vita nostra e di tutte le creature. Ispirati dall’immensità del cielo per una vita che può RICOMINCIARE.
ESTATE2021 – PGV Camilliani Roma
MARTIRI DELLA CARITÀ – 25 maggio 2021
PROVINCIA DEL BURKINA FASO
Aiuti per i camilliani che vivono e operano in Burkina Faso
DODICI RELIGIOSI CAMILLIANI SARANNO CONSACRATI SACERDOTI A OUAGADOUGOU
Sandaogo Seraphin Bougouma
Stephane Malgoubri
Kayaba Apolinaire Giuguemde
Ramakwende Hugues Bertrand Djiguemde
Eric Wendkouni Ouedraogo
Relwende Pierre Marie Savadogo
Bawaya Aristide Michael Kéré
Christian Bénéwindé Nana
Emmanuel Tiono
Wendinda Pascal Nikiema
Ange Désiré Ouedraogo
Wendkouni Emmanuel Kientega
DELEGAZIONE A TAIWAN
Nel mese di giugno, a causa del continuo aumento di casi Covid-19 a Taiwan, si è deciso di chiudere le chiese per precauzione, chiedendo ai fedeli di pregare al di fuori di esse. Solo al parroco è stato concesso di pregare davanti alla reliquia del cuore di San Camillo.
DELEGAZIONE IN INDONESIA
L’invisibile Covid 19 non sembra aver fermato e ostacolato l’entusiasmo vocazionale di tanti giovani che intendono prepararsi a divenire futuri apostoli del Vangelo non solo qui nel loro paese, ma anche in altri paesi del mondo. Padre Luigi Galvani, missionario dell’ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani) e pioniere nella diocesi di Maumere, racconta all’Agenzia Fides che, a dispetto della pandemia, a Flores nelle ultime settimane sono stati ordinati trenta nuovi giovani diaconi. “Di questi – scrive p. Galvani – 13 appartenenti ai Missionari Verbiti, mentre 17 nel Seminario Interdiocesano di Ritapiret, che riunisce 350 seminaristi di cinque diocesi: Maumere, Ende, Ruteng, Larantuka e Denpasar, isola di Bali. Un evento che incoraggia a tenere vivo l’impegno missionario e a guardare al futuro con serenità e gioia. Durante il periodo estivo i nuovi diaconi e gran parte dei seminaristi dei vari istituti eserciteranno il ministero pastorale nelle loro parrocchie di origine e in altre in cui verranno assegnati.” CONTINUA QUI
PROVINCIA INDIANA
In questa situazione, noi religiosi camilliani ci sono fatti avanti audacemente per rispondere all’emergenza. Abbiamo scelto di aiutare i pazienti affetti da COVID-19 in ospedale
Una nuova scuola di carità – I guerrieri del COVID | Ministri degli Infermi (camilliani.org)
Nella stessa celebrazione, Kuruthukulangara Sumesh Thomas, Albin Munjanattu, Jestin Vellathottathil e Abin Kettupurakal sono stati istituti lettori e accoliti. Hanno concelebrato p. Baby Ellickal, superiore provinciale dei camilliani in India, p. Biju Ilanjikkal, p. Sunny Aresseril e altri confratelli. La celebrazione si è svolta seguendo i protocolli del COVID-19.
Tre nuovi diaconi a Bengaluru | Ministri degli Infermi (camilliani.org)
POSTULAZIONE GENERALE
Esprimiamo riconoscenza per il servizio svolto finora a p. Luigi Secchi – postulatore ‘emerito’ – e formuliamo i migliori auguri a p. Walter.
Sul sito ‘ abbiamo inserito una sezione dedicata alla . All’interno troverete informazioni riguardanti le cause di beatificazioni, le biografie ed approfondimenti sui santi, beati e venerabili #camilliani, le richieste di reliquie e di preghiere, oltre che ad attività ed eventi promossi dalla Postulazione Generale dell’Ordine.
PROVINCIA NORD ITALIANA
Con il centro diurno “Bassanini e Tremontani” si compie anche un percorso iniziato il 16 dicembre 2011 con l’apertura del Rifugio Caritas, il dormitorio aperto proprio nello stesso luogo dove per decenni fratel Ettore ha dato accoglienza ai diseredati, un simbolo della Milano solidale visitato da Madre Teresa di Calcutta quando nel 1979 venne in città.
25° Prima Professione
Ochar Nyanya Aloice (Del. Kenya) 15/08/1996
Mundlagiri Arlappa (Mi- Niguarda) 25/05/1996
De Rienzo Francesco (Capriate S. Gervasio) 08/09/1996
60° Prima Professione
Cattaneo Giuseppe (Padova) 26/09/1961
Florio Mariano (VR. S. Giuliano) 26/09/1961
Griso Mario (VR. S. Giuliano) 08/09/1961
Nava Roberto (Padova) 26/09/1961
Policante Germano (Capriate S. Gervasio) 26/09/1961
Zandonà Esterino (MI S. Camillo) 26/09/1961
70° Prima Professione
Rizzi Iginio (Renzo) (Rossano Veneto – Mottinello) 08/09/1951
50° Sacerdozio
Proserpio Giuseppe (Tanzania) 20/06/1971
Dall’Osto Walter (Torino Villa Lellia) 20/06/1971
60° Sacerdozio
Brusco Angelo (VR. S. M. Paradiso) 25/06/1961
PROVINCIA SICULO NAPOLETANA – Macchia Sant’Angelo
L’opera realizzata dall’artista Peter Porazik sarà la prima in Italia dedicata a San Camillo e alle vittime di questa pandemia. Lo scultore, interpretando il pensiero e il credo dei Religiosi Ministri degli Infermi, ha voluto ritrarre San Camillo de Lellis, Patrono Universale dei malati, degli infermieri, degli ospedali e della Sanità Militare, nell’atto di soccorrere un malato cristiforme recante in una mano una mascherina, diventata ormai simbolo dell’attuale pandemia, e mostrante nell’altra le stimmate di Nostro Signore Gesù. Ciò a significare la presenza di Cristo in ogni uomo sofferente colpito dal virus.
AMMISSIONE ALLA PROFESSIONE RELIGIOSA DEI VOTI PERPETUI
Laurent Zoungrana, vicario generale dell’Ordine, con il consenso dei consultori ha ammesso alla professione religiosa solenne:
Gregorius Pada, religioso professo temporaneo della provincia delle Filippine, delegazione dell’Indonesia;
Neyser Héctor Regalado Delgado, religioso professo temporaneo della vice provincia del Perù;
Camilo Villalobos Suárez, religioso professo temporaneo della vice provincia del Perù;
Epiphane Agani, religioso professo temporaneo della provincia del Benin-Togo;
Constantin Ahanhanzo, religioso professo temporaneo della provincia del Benin-Togo;
Roberto Olivier Coudadje, religioso professo temporaneo della provincia del Benin-Togo;
Etienne Tossou-Kpaba, religioso professo temporaneo della provincia del Benin-Togo;
Ouedraogo W. Rodrigue, religioso professo temporaneo della provincia del Burkina Faso;
Yameogo G. Didier, religioso professo temporaneo della provincia del Burkina Faso;
Dolomweogo W. Denis, religioso professo temporaneo della provincia del Burkina Faso;
Sawadogo W. Jean-Jacques, religioso professo temporaneo della provincia del Burkina Faso.
RELIGIOSE MINISTRE DEGLI INFERMI DI SAN CAMILLO
Madre Lauretta Gianesin, superiora generale delle religiose ministre degli infermi id San camillo introduce con questo messaggio carico di speranza l’apertura del 35° Capitolo generale delle Ministre degli Infermi di San Camillo.
Per la prima volta apriremo dei momenti del capitolo perché tutte lo possiate seguire ed essere presenti. Proprio con la preghiera di apertura, venerdì 18 giugno alle ore 15.00 (ora italiana), ci collegheremo con tutte voi proprio per pregare insieme lo Spirito di Dio e iniziare così questo importante evento.
CHIESA RETTORIA DELLA MADDALENA – ROMA
Il 19 maggio, la Chiesa celebra la figura di Maria consolazione e conforto nella malattia. La trasmissione di TV200 “Bel Tempo si spera – TV2000″ ha ospitato padre Gianfranco Lunardon Segretario generale dell’Ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani) per parlare della figura di Maria, salute degli infermi. Ringraziamo Suor Fernanda, delle Figlie di San Camillo, per aver montato il video che potete vedere di seguito.
Solennità liturgica di san Camillo del Lellis – 14 luglio 2021
La nostra chiesa-rettoria della ‘Maddalena’, è la chiesa Madre dell’Ordine, annessa alla nostra casa generalizia e custodisce la memoria spirituale oltre che il corpo e la preziosa reliquia del cuore del nostro padre fondatore, san Camillo de Lellis, patrono dei malati e degli operatori sanitari. Ci prepariamo a questo appuntamento con la nostra storia camilliana con la preghiera per tutti noi religiosi camilliani, per i malati e per le loro famiglie, nonché per tutti gli operatori sanitari che si ispirano alla nova schola caritatis iniziata da san Camillo.
CONFRATELLI DEFUNTI
L’uomo è spiegabile solamente se c’è un Amore che superi ogni isolamento, anche quello della morte, in una totalità che trascenda anche lo spazio e il tempo. L’uomo è spiegabile, trova il suo senso più profondo, solamente se c’è Dio. E noi sappiamo che Dio è uscito dalla sua lontananza e si è fatto vicino, è entrato nella nostra vita e ci dice: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me anche se muore vivrà; chiunque vive e crede in me non morirà in eterno» (Gv 11,25-26).
BENEDETTO XVI, UDIENZA GENERALE – Mercoledì, 2 novembre 2011
Fratel CAMILLUS JAMES MCHUGH (1924-2021)
Fr. Camillus è entrato nell’Ordine dei Camilliani nel 1947, iniziando la sua formazione di infermiere nel 1948, in Inghilterra. Ha vissuto il noviziato con altri quattro candidati, nel settembre 1952 a Killucan, contea di Westmeath ed ha emesso la professione religiosa temporanea il 29 settembre 1953. Poi è stato trasferito a Newcastle, emettendo la professione solenne nel 1956.
“Fratel Camillus era un uomo di preghiera, un buon religioso fedele ai suoi doveri, un amante della vita ma soprattutto un amante di Dio, di Maria e di San Camillo. Sono certo che i giovani seminaristi del Kenya – me incluso, dato che al quel tempo ero giovane – hanno tratto molta ispirazione dal suo comportamento gioviale, gentile e generoso“. di p. Paolo Guarise
Addio, gioviale Fratel Camillus! | Ministri degli Infermi (camilliani.org)
Il ‘viaggio’ di Billie Farrell è iniziato a Bennettsbridge, nella contea di Kilkenny, il 17 ottobre 1931. Era il più giovane di cinque figli: nato in una famiglia cattolica irlandese, molto tradizionale. I suoi fratelli lo hanno tutti preceduto nella morte e a tal proposito lui diceva, sorridendo: “Ora, alla fine dei miei ottant’anni, sono rimasto orfano”.
Battezzato con il nome di ‘William’, ha cambiato il suo nome in ‘Andrew’ quando è entrato in noviziato nel 1961. Ha emesso la sua prima professione religiosa a Killucan nel maggio 1962. A seguire, venne trasferito a Londra dove eccelse nella sua formazione di infermiere, qualificando il suo titolo professionale con la registrazione statale, pubblica, nel 1965. Nello stesso anno ha emesso la sua professione solenne nella comunità camilliana di Hexham, nel nord-est dell’Inghilterra.
Padre CHRISTIAN DE PAUL DE BARCHIFONTAINE (1946 – 2021)
Entrò nel seminario della Congregazione del Santissimo Redentore (Redentoristi) in Belgio. Oltre agli studi di filosofia e di teologia, si laureò in infermieristica. È stato ordinato diacono il 31 marzo 1975 e sacerdote il 14 giugno dello stesso anno.
Nel 1976 è stato inviato come missionario nel nord-est del Brasile, nella diocesi di Propriá – SE. Lì rimase fino al 1981 come vicario parrocchiale, coordinatore della pastorale sanitaria diocesana e infermiere presso l’Ospedale Nossa Senhora da Glória.
Per motivi di salute, si recò a San Paolo per curarsi, e qui conobbe i camilliani, tra cui p. Leocir Pessini, con cui condivise una grande amicizia, per molti anni. Nel 1983 ha iniziato il percorso di incardinazione nell’Ordine dei Ministri degli Infermi, emettendo la professione perpetua tra i camilliani il 13 settembre 1987. Nello stesso anno è stato naturalizzato come cittadino brasiliano.
Leggi qui il necrologio ITALIANO/PORTOGHESE
Richard Joseph O’Donnell, nasce, terzo di quattro figli, il 19 settembre 1935, a Brooklyn, New York. I suoi genitori erano Erwin O’Donnel e Grace Kiely.
Dopo aver frequentato la scuola elementare Good Shepherd per otto anni, ha proseguito gli studi liceali presso la Brooklyn Prep High School, una istituzione educativa dei gesuiti. Fu durante il terzo anno di studi superiori che si rese conto che doveva iniziare a pensare al progetto futuro della sua vita. Fu allora che comincio il suo discernimento vocazionale, considerando la prospettiva della scelta sacerdotale.
Dopo essersi diplomato al liceo, è entrato in un seminario missionario per sei anni, al termine dei quali ha iniziato a frequentare l’Ordine dei Camilliani. Già prima dell’esperienza del seminario missionario, aveva avuto modo di conoscere i religiosi camilliani, ma, in quel momento, sembrano non corrispondere alla sua ricerca vocazionale.
Iniziò il pre-noviziato con i Camilliani e, a seguire, il noviziato canonico a Durward’s Glen vicino a Baraboo (Wisconsin), dal settembre 1959 al settembre 1960.
Dopo il noviziato, nel 1963, ha frequentato il St. Francis Seminary a Milwaukee (Wisconsin), per un anno di studi teologici e poi tre anni, presso il St. Columban’s Major Seminary, a Milton (Massachusetts).
Il 19 dicembre 1964, p. Richard è stato ordinato sacerdote a Milton (Massachusetts).
I confratelli camilliani della Delegazione in Vietnam – Provincia thailandese, comunicano il decesso del giovane religioso camilliano Joseph NGUYEN HOANG MINH (nascita: 28 agosto 1989; noviziato: 1 maggio 2015; prima professione religiosa: 1 maggio 2016).
Religiose figlie di San Camillo
La notte del 31 maggio 2021, festa della Visitazione di Maria a santa Elisabetta, è deceduta nella Clinica “San Camillo” Buenos Aires – Argentina, Sr. Assunta del Cerro. Aveva 93 anni, dei quali 55 di vita Religiosa.
La notte del 3 giugno 2021, è deceduta nella Clinica “San Camillo” Buenos Aires – Argentina, Sr. Juana Aoki. Aveva 89 anni, dei quali 65 di vita Religiosa.
Ringraziamo il Signore per il dono della loro lunga vita donata con gioia e semplicità a servizio delle persone ammalate!
PREGHIERA A SAN GIUSEPPE
IN OCCASIONE DEL 150° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DI SAN GIUSEPPE
QUALE PATRONO DELLA CHIESA UNIVERSALE (8 dicembre 2020)
Non resta che implorare da San Giuseppe la grazia delle grazie: la nostra conversione.
A lui rivolgiamo la nostra preghiera:
Salve, custode del Redentore,
e sposo della Vergine Maria.
A te Dio affidò il suo Figlio;
in te Maria ripose la sua fiducia;
con te Cristo diventò uomo.
O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,
e guidaci nel cammino della vita.
Ottienici grazia, misericordia e coraggio,
e difendici da ogni male. Amen!