NEWSLETTER n. 72 Dicembre 2020
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO IN OCCASIONE DEALLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
Cari fratelli e sorelle!
La celebrazione della Giornata internazionale delle persone con disabilità è occasione, quest’anno, per esprimere la mia vicinanza a quanti state vivendo situazioni di particolare difficoltà in questa crisi pandemica. Siamo tutti sulla stessa barca in mezzo a un mare agitato che può farci paura; ma in questa barca alcuni fanno più fatica, e tra questi le persone con disabilità gravi.
Il tema di quest’anno è «Ricostruire meglio: verso un mondo post Covid-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile». Mi colpisce l’espressione “ricostruire meglio”. Fa pensare alla parabola evangelica della casa costruita sulla roccia o sulla sabbia (cfr Mt 7,24-27; Lc 6,47-49). Perciò colgo questa preziosa occasione per condividere alcune riflessioni, proprio a partire da quella parabola.
La minaccia della cultura dello scarto
In primo luogo, la «pioggia, i «fiumi» e i «venti» che minacciano la casa possono essere identificati con la cultura dello scarto, diffusa nel nostro tempo (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium [EG], 53). Per essa, «certe parti dell’umanità sembrano sacrificabili a vantaggio di una selezione che favorisce un settore umano degno di vivere senza limiti. In fondo, le persone non sono più sentite come un valore primario da rispettare e tutelare, specie se povere o disabili» (Enc. Fratelli tutti [FT], 18).
Da tale cultura sono colpite soprattutto le categorie più fragili, tra le quali vi sono le persone con disabilità. Negli ultimi cinquant’anni sono stati compiuti passi importanti, a livello sia delle istituzioni civili sia delle realtà ecclesiali. È cresciuta la consapevolezza della dignità di ogni persona, e questo ha portato a fare scelte coraggiose per l’inclusione di quanti vivono una limitazione fisica o/e psichica. Eppure, a livello culturale, permangono ancora troppe espressioni che di fatto contraddicono questo orientamento. Si riscontrano atteggiamenti di rifiuto che, anche a causa di una mentalità narcisistica e utilitaristica, sfociano nell’emarginazione, non considerando che, inevitabilmente, la fragilità appartiene a tutti. In realtà, ci sono persone con disabilità anche gravi che, pur con fatica, hanno trovato la strada di una vita buona e ricca di significato, come ce ne sono tante altre “normodotate”, che tuttavia sono insoddisfatte, o a volte disperate. «La vulnerabilità appartiene all’essenza dell’uomo» (cfr Discorso al Convegno “Catechesi e persone con disabilità”, 21 ottobre 2017).
Pertanto è importante, specialmente in questa Giornata, promuovere una cultura della vita, che continuamente affermi la dignità di ogni persona, in particolare in difesa degli uomini e delle donne con disabilità, di ogni età e condizione sociale.
LA PANDEMIA DELL’HIV/AIDS E LA NUOVA SCUOLA DI CARITÀ DI SAN CAMILLO DE LELLIS NELL’ATTUALITÀ DEL NOSTRO TEMPO
Il servizio camilliano integrale per l’HIV/AIDS
di p. Aris Miranda
Il mondo è afflitto da un’altra pandemia chiamata coronavirus (COVID-19), che ha causato a livello planetario la morte di circa 1,4 milioni di persone (al 1-XII-2020). Dal periodo delle pestilenze nel tardo Medioevo, all’HIV/AIDS, passando per l’infezione di Ebola in Africa occidentale e al COVID-19, nella stretta attualità, gli uomini che portano la croce rossa sul petto stanno realizzando una ‘crociata’ mondiale per celebrare queste ‘feste della carità’. Da questi tragici eventi è nata la nuova scuola di carità di San Camillo de Lellis, che ha generato ed inviato i ‘martiri della carità’, animati dal carisma camilliano e dalla spiritualità del servizio.
«Solamente hò toccate alcune poche cose di quei Padri o fratelli che in alcuna contagione, o altra degna attione morirono per la salute de prossimi. Accio da quelli possano gli altri nostri che verranno appresso cavar essempi di virtù per non perdonare alla carne, ne al sangue quando averrà loro d’essere adoperati in simili occasioni. Vedendo che gli antichi nostri non si delettarono di belle parole, ne di dare (come dice l’Apostolo) bastonate all’aria, ma di mortificar se stessi fin al lasciar la propria vita per salute dell’anime. Nelle quali contagioni havendo essi perduta la vita presente e momentanea chi dubita che non habbino acquistata l’eterna, e celeste? (Sanzio Cicatelli)
Le parole di padre Sanzio Cicatelli, biografo e compagno di san Camillo, rimangono una testimonianza vivente del dono dello Spirito Santo alla Chiesa e dell’autenticità dei suoi depositari e testimoni, nel servire i malati anche con pericolo della propria vita (quarto voto della consacrazione religiosa). Questa ispirazione rimane vibrante nei cuori, nella mente e nelle mani dei camilliani, oggi, in particolare nel loro impegno con le persone che vivono con l’infezione dell’HIV/AIDS.
RIFLESSIONI in tempo di coronavirus
di p. Antonio PUCA
Sono tante le notizie e i commenti che si sono succeduti in questo tempo di coronavirus. Informazioni più o meno esatte fornite dai notiziari, frequenti pronunciamenti di scienziati veri e presunti, iniziative di origine politica ed economica, sofferenza e speranza alternanti conforme l’andamento della pandemia, morti e guariti, funerali mai celebrati, preghiere esaudite e non. Abbiamo pianto e pregato per i nostri amici, laici e sacerdoti. Non è ancora finita.
Avevamo anche preso qualche nota, ormai superata dai fatti, ma che lasciamo per una maggiore fedeltà.
Ad oggi risultano circa 30 milioni di contagi e oltre 900 mila decessi nel mondo e il morbo è presente ormai in tutti i continenti. Se centinaia di migliaia si possono contare negli USA, in India e Brasile, altre decine di migliaia si contano in Europa e in altri paesi. Fatte le debite proporzioni per numero di abitanti, non si sa quale sia la percentuale da preferire. Le statistiche ci possono aiutare per fare un’analisi del contagio e del numero dei morti, ma possono anche dirci che le guarigioni vanno moltiplicandosi. Purtroppo in alcuni paesi, come il nostro, sembra che ci sia un rigurgito, favorito dai rientri dalle ferie e dalla superficialità di alcuni nostri concittadini, facendo lievitare nuovamente il numero di degenti in terapia intensiva. In altri addirittura si torna al lockdown totale. CONTINUA A LEGGERE QUI.
PROVINCIA THAILANDESE
DELEGAZIONE A TAIWAN
Nella regione montuosa di Ciaoshi è stato celebrato il 40mo anniversario delle ‘apparizioni’ della Madonna: oggi c’è un bellissimo santuario mariano. Tutto è legato alla figura di fr. Pavan, religioso missionario camilliano che in quel luogo aveva costruito un dormitorio ponendovi una statua della Madonna come segno di riconoscenza verso ‘l’intervento divino’ che aveva soccorso cinque abitanti della montagna, che stavano scendendo dal monte, di notte, durante un tifone.
Il 30 novembre, è stata benedetta la conclusione del recente e radicale restauro e rinnovamento del quinto piano del reparto di medicina, dell’ospedale St. Mary’s.
Il 4 dicembre, è stato organizzato un concerto dall’università cattolica Furen, per ringraziare i camilliani per le loro opere di beneficienza realizzate verso la popolazione taiwanese. Tra essi è intervenuto anche il cantante italiano Tullio Zanazzo.
Il 5 dicembre è stato celebrato il 56mo anniversario della istituzione del collegio infermieristico.
L’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, la comunità camilliana si è riunita per rinnovare la professione religiosa, secondo l’antica consuetudine propria del nostro Ordine. Per la prima volta, la celebrazione è stata partecipata e condivisa anche dalle religiose, Ministre degli Infermi di san Camillo.
PROVINCIA SPAGNOLA
Il Centro San Camilo è stato in grado di fornire una risposta di assistenza completa alle persone che hanno sofferto e che subiscono le conseguenze della pandemia. I diversi programmi guidati dal centro (la vita assistita, l’Unità di Cura Palliativa, i programmi del Centro di Ascolto e la Rete Vita Finale e Soledad) hanno saputo rispondere alle diverse conseguenze della pandemia. GUARDA IL VIDEO QUI
PROVINA DEL BURKINA FASO
PROVINCIA ROMANA
IDENTITÀ DI UN CAMILLIANO “MEDICO E SACERDOTE”
Cinquantesimo anniversario di ordinazione presbiterale di p. Salvatore Pignatelli
di p. Giuseppe Cinà
Siamo stati convocati da padre Salvatore Pignatelli per questa bellissima festa del suo 50° anno di giubileo sacerdotale. Ed è festa non soltanto per lui, ma per tutti noi: familiari ed amici, confratelli della Provincia romana e Provincia burkinabé e dell’Ordine, perché quando è festa di un membro della famiglia o della comunità, è festa di tutti gli appartenenti a quella famiglia o comunità. Celebriamo l’Eucarestia per cantare il nostro “grazie” al Signore per le “grandi cose” che Dio ha fatto alla sua Chiesa e a noi tutti tramite padre Salvatore.
Ora però ci chiediamo che senso abbia questa festa per noi che vi partecipiamo: cosa significhi per i suoi familiari, per noi camilliani, per il nostro Ordine religioso.
“Ogni generazione è chiamata a riscoprire e a mettere in atto” un progetto di vita “con cui non soltanto far sopravvivere la cultura e i valori ricevuti, ma anche a preparare i propri membri a ulteriori scoperte e conquiste”…”Sulla scena in cui si svolge il dramma dell’umanità ricompare incessantemente la fragilità umana con le sue manifestazioni individuali, familiari, comunitarie, sociali e culturali, religiose, ma anche ecologiche e ambientali”. Il dramma della pandemia che stiamo attraversando, e che interessa in maniera singolare l’essenza del nostro ministero camilliano, mette in risalto la nativa fragilità dell’uomo e di tutto il creato, a partire dalle sue varie forme di vita. Mostra quindi quanto sia attuale – e quindi da riattualizzare – la missione del nostro Ordine religioso.
È una festa che nella sua “gratuità”, ha un dono da offrire, che sta appunto nel “significato” che ognuno di noi vi può – o vi deve – vedere. Perché la “messa a fuoco” di aspetti della via di un singolo, stimola e ricorda anche agli altri certe verità che li riguardano.
Mi limito a considerare due aspetti dell’identità personale di padre Salvatore: la dimensione relazionale e comunitaria che ha il suo “nome”; e il rapporto di quel nome con il suo archetipo che è Gesù stesso: “Il Salvatore”. CONTINUA A LEGGERE QUI.
Inoltre, il sito offre spazi di riflessione ad ampio raggio: dalla parola di Dio della liturgia domenicale.
italiano
inglese
spagnolo
portoghese
polacco
francese
tedesco
“C’è una lezione da imparare anche all’interno delle esperienze più drammatiche come può essere una pandemia mondiale. … Ogni sfida può rappresentare un’opportunità tanto più grande quanto maggiore è la sfida”.
DELEGAZIONE CAMILLIANA IN ARGENTINA
Hogar San Camilo de Vagues: una rete d’amore per le persone con disabilità
Questa casa è un riferimento per il suo modo di prendersi cura e lavorare con le persone disabili. Si trova nel cuore della città di Vagues in Argentina. Questo sabato si svolgerà la maratona di solidarietà “Todos x los chicos” per fare rete e comunicare tutto l’amore che si può generare, attraverso questo tipo di supporto e servizio.
FAMIGLIA CAMILLIANA LAICA – Provincia Nord-Italiana
PROVINCIA DEL BRASILE
AMMISSIONE ALLA PROFESSIONE RELIGIOSA SOLENNE
«I nostri fondatori sono stati mossi dallo Spirito e non hanno avuto paura di sporcarsi le mani con la vita quotidiana, con i problemi della gente, percorrendo con coraggio le periferie geografiche ed esistenziali. Non si sono fermati davanti agli ostacoli e alle incomprensioni degli altri, perché hanno mantenuto nel cuore lo stupore per l’incontro con Cristo. Non hanno addomesticato la grazia del Vangelo; hanno avuto sempre nel cuore una sana inquietudine per il Signore, un desiderio struggente di portarlo agli altri, come hanno fatto Maria e Giuseppe nel tempio. Anche noi siamo chiamati oggi a compiere scelte profetiche e coraggiose». papa Francesco
FESTA DELLA PRESENTAZIONE DEL SIGNORE
XX GIORNATA MONDIALE DELLA VITA CONSACRATA
Martedì, 2 febbraio 2016
DELEGAZINE IN ARMENIA
CADIS
Dopo il tragico passaggio del super-tifone Goni all’inizio del mese di novembre che ha che ha seminato morte e distruzione in tutta l’area di Bicol e in altri parti dell’isola di Luzon – si registrano una ventina di morti e migliaia di persone sfollate (112.000) oltre ad incalcolabili danni materiali – le Filippine sono nuovamente flagellate da un altro tifone.
Di fronte a questa situazione drammatica, CADIS (Camillian Disaster Service International) sta organizzando un intervento di soccorso con il supporto del Camillian Philanthropic and Health Development Office (CPHDO) per offrire assistenza agli sfollati. CONTINUA QUI.
DELEGAZIONE CAMILLIANA AD HAITI
La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal Vescovo di Port au Prince, Monsignor Max Leroy Mésidor. Anche i 100 bambini disabili gravi, presenti nel Foyer Bethléem, hanno partecipato alla festa e, per in un giorno così particolare, si sono sentiti al centro delle attenzioni di tutti i partecipanti.
FONDAZIONE PRO.SA. (Promozione Salute)
Emergenze – PRO.SA (fondazioneprosa.it)
Riparte l’iniziativa promossa da Unicredit: “1 voto, 200.000 aiuti concreti”. Da diversi anni Unicredit mette a disposizione delle organizzazioni non profit, iscritte al portale de IlMioDono, 200.000 Euro per sostenere i loro progetti.
Questa iniziativa coinvolge tutti in prima persona! Diffondendo il link tra parenti ed amici potete aiutarci a sostenere il progetto Stop The Violence in Zambia.
PROVINCIA INDIANA
Il giorno 8 dicembre, la provincia camilliana in India aveva in programma la solenne celebrazione per la chiusura dell’anno vocazionale con una Santa Messa presieduta dal Vescovo della diocesi di Mandya Sebastian Adayanthrath. Purtroppo il Covid-19 ha impedito la celebrazione in pubblico!
Inaugurazione della nuova unità di fisioterapia avanzata
Esprimiamo la nostra gratitudine alla Fondazione PRO.SA che ci ha supportato finanziariamente.
Ringraziamo anche l’Amministrazione Provinciale per la realizzazione di questo progetto.
Chiediamo il vostro continuo sostegno nella preghiera. GALLERIA FOTOGRAFICA
PROVINCIA DELLE FILIPPINE
“Tutti dobbiamo lavorare insieme nella lotta contro l’Aids” ha detto il Camilliano p. Dan Cancino, Segretario esecutivo della Commissione episcopale per la sanità. Parlando in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, celebrata ieri, 1° dicembre, il Camilliano ha sottolineato che “bisogna continuare a sostenere le famiglie delle persone morte per gli effetti dell’AIDS”.
CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA
Guarda qui l’intervento di p. Gianfranco Lunardon, ospite nella trasmissione di Tv2000 – “Bel tempo si spera”
Celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Ecc.zza Mons. Daniele Libanori, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma
Il busto con le reliquie di San Camillo è stato esposto dal 5 al 6 dicembre presso il Santuario ‘Nostra Signora di Fatima’ di San Vittorino Romano.
DELEGAZIONE IN KENYA
Rebecca ha parlato della sua esperienza presso l’ospedale camilliano di Karungu, sulle rive del lago Vittoria, in Kenya.
FIGLIE DI SAN CAMILLO
Le Figlie di San Camillo presentano il nuovo libro a fumetti sulla vita del Beato Padre Luigi Tezza.
COSE NUOVE
Questa pubblicazione raccoglie le testimonianze di una trentina di colleghi: medici, infermieri, assistenti, personale di servizio, manutenzione e amministrazione. Lo facciamo per onorare una storia di sofferenza, che è stata anche una bella storia di solidarietà e aiuto, di dolore e di speranza, vissuta da chi lavora con noi.
Autori: BERMEJO José Carlos, VILLACIEROS Marta , MORENO Gema
Il libro raccoglie un bel numero di articoli di psicologia, pubblicati dall’autore sulla rivista camilliana di cultura sanitaria Missione Salute, e scritti con un linguaggio comprensibile anche dai non addetti ai lavori. Parlano dell’aver cura di sé e degli altri, della malattia e della speranza, del perdono e della resilienza. Ma trattano anche altri argomenti interessanti, curiosi e un po’ “graffianti”.
Sono frammenti di psicologia, utili per capire meglio se stessi e gli altri, per cambiare modi di pensare e di comportarci, per stare bene noi e vivere meglio il rapporto con gli altri.
Padre Camillo Cesare Bresciani | Ministri degli Infermi (camilliani.org)
I brevi capitoli dell’ultimo lavoro di p. Angelo Brusco, camilliano, sono un invito a rompere il ritmo – spesso troppo intenso – delle giornate, per concedersi alcuni momenti di riflessione, suggeriti dagli stimoli più svariati: un’immagine, un incontro, un’esperienza lieta o triste. Si tratta di soste che consentono di porre attenzione ai richiami che vengono dalla dimensione interiore della persona, favorendo l’opportunità di volgere sguardi nuovi al vissuto di ogni giorno e di coglierne il senso.
SANTO NATALE 2020 E SERENO ANNO 2021
DEFUNTI
«Ecco, ora svaniscono. I volti e i luoghi, con quella parte di noi che, come poteva, li amava, per rinnovarsi, trasfigurati, in un’altra trama!» (T.S. Eliot)
Fratel Leonardo Grasso, nato a Catania il 8 luglio 1942, da papà Gioacchino e da mamma Santa Caudullo. Fece il suo ingresso nella Provincia Siculo-Napoletana il 1 gennaio 1993, dopo aver trascorso un anno di Volontariato presso la struttura Tenda San Camillo (CT). Entra in noviziato presso la Casa di Riposo Ovidio Cerruti Capriate San Gervasio (BG) il 8 settembre 1994 e il 10 settembre 1995, emise la Professione semplice per tre anni consecutivi, presso la Parrocchia San Camillo di Messina. Nel giorno solenne dell’Annunciazione del Signore, 25 marzo 1999, emise la Professione solenne presso l’Istituto Giovanni XXIII di Mangano (CT). CONTINUA A LEGGERE QUI.
Il 26 novembre 2020, è morta Sr. Francisca da Silva. Era nella Casa Provinciale di São Paulo – Brasile. Aveva 86 anni, dei quali 62 di vita religiosa. È stata Maestra attenta, delicata e sensibile nella formazione delle giovani. Ora, intercede presso Maria nostra madre, il dono di tante e sante vocazioni per la Chiesa e per i nostri istituti religiosi.
PREGHIERA ALLA MADONNA DELLA SALUTE
O cara Madonna della Salute, voi ben meritate questo titolo consolante, perché siete la madre di Gesù che vuol dir Salvatore; io vi prego, madre della Salute, di ottenere anche a me gli effetti abbondanti della salute spirituale, che Gesù Cristo è Venuto a portare agli uomini. – Ave Maria
O Maria, quanti fecero ricorso a voi pieni di fiducia nelle loro ansietà spirituali e ottennero conforto salutare! Anch’ io ricorro a voi: dissipate amorosamente, o Madre della Salute, le tenebre e i timori che invadono l’anima mia. – Ave Maria
O Maria amorosissima, non si è mai udito che alcuno sia ricorso a voi e non sia stato esaudito; guardate, vi prego, o Madre della Salute, anche alle mie necessità e porgetemi il vostro materno soccorso. – Ave Maria
Vergine pietosissima, come Gesù, vedendo gli infermi si moveva a compassione, cosi voi non potete resistere alla tenerissima pietà che sentite verso di loro; vedete le mie infermità; deh! Fatemi guarire, o Madre della Salute, se però questo è di maggior gloria di Dio e di miglior bene per me. – Ave Maria
O Salute degli Infermi, o Madre della misericordia, o Maria, non si contano le grazie che voi continuamente elargite ai poveri infermi; ponete anche me sotto la vostra protezione, a voi vengo, a voi ricorro; voi conoscete quello che a me giova di più: o Madre della Salute, ottenetemi da Gesù o la rassegnazione o la salute. – Ave Maria
SCARICA QUI LA PREGHIERA ALLA MADONNA DELLA SALUTE
Salve, custode del Redentore,
e sposo della Vergine Maria.
A te Dio affidò il suo Figlio;
in te Maria ripose la sua fiducia;
con te Cristo diventò uomo.
O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,
e guidaci nel cammino della vita.
Ottienici grazia, misericordia e coraggio,
e difendici da ogni male. Amen.
Dalla LETTERA APOSTOLICA ‘PATRIS CORDE’ DEL SANTO PADRE FRANCESCO
IN OCCASIONE DEL 150° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DI SAN GIUSEPPE
QUALE PATRONO DELLA CHIESA UNIVERSALE (8 dicembre 2020)