GALLERIA FOTOGRAFICA “Pasqua in Parrocchia”
P. Médard Aboué
Messina, 12 aprile 2020
Lettera ai parrocchiani e amici,
1.Chi l’avrebbe mai pensato? La Settimana Santa, il cuore della nostra vita liturgica annuale, vissuta in questo modo? Va bene lo stesso?
Cari fratelli e sorelle, “c’est la vie”, come dicono i francesi, e non ci dobbiamo stancare di viverla cosi come si presenta a noi. Chi l’avrebbe mai pensato? In ogni modo stiamo scrivendo una pagina di storia; una pagina di storia che stai scrivendo con la tua sofferenza, il tuo confinamento, le tue lacrime silenziose, le tue preghiere, le tue rinunce, i tuoi disagi, le tue ribellioni, le tue rassegnazioni; tutto con la speranza che vinceremo questo virus nemico; insomma, ce la faremo!
2. Questo coronavirus, ci ha colti impreparati. In un attimo, le nostre libertà sono state come cancellate, i nostri programmi annullati, tutto è allo stop. Come disse Papa Francesco: «Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi. Ci siamo trovati impauriti e smarriti. […] siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda». Si, tutto questo è vero, ma dobbiamo continuare a vivere, facendo appello al meglio di noi stessi, alle nostre energie e risorse migliori di resilienza e, questo, è molto bello. Via social, via telefono, ci dimostriamo vicendevolmente affetto, incoraggiamento e sostegno. Dobbiamo continuare a vivere per aggiungere altre belle righe alla storia che si sta scrivendo con noi.
4. Un grazie di cuore ad ogni singolo parrocchiano ed un grazie particolare va a tutti quei parrocchiani e amici che mandano offerte per sostenere le opere di carità, compreso la fornitura del Banco alimentare per non far mancare quello che serve per i poveri e i bisognosi. Questi “ultimi”, attraverso di noi, dicono a tutti: GRAZIE per non averli dimenticati.
Il loro grazie e il nostro si uniscono per augurare a ciascuno di Voi, malgrado tutto, UNA SANTA PASQUA di Risurrezione. Il Signore Gesù Risorto sappia renderla Santa per tutti Voi e per i vostri cari. Coraggio, uniti nella preghiera, ce la faremo.
5. La preghiera nostra per ciascuno/a di voi nella sofferenza particolare che vive. Siete tutti presenti nelle nostre preghiere comunitarie e nella nostra S. Messa quotidiana. Il nostro pensiero per chi in questo periodo di pandemia non ce l’ha fatta affinché Dio Padre conceda loro il riposo eterno e consoli i familiari. Siamo in comunione di preghiera con chi è ammalato e lotta per la guarigione. Il nostro grazie all’indirizzo “dell’esercizio” di medici, infermieri, operatori socio-sanitari, cappellani ospedalieri e volontari che combattono in prima fila contro il coronavirus. Lo stesso affetto per chi continua a lavorare, a vario titolo, per il bene comune.
6. Gesù Risorto è vicino a ciascuno di Voi e cammina assieme a Voi come con i discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35). Il nostro augurio è che combattiate con tenacia questo mostruoso virus assieme al Risorto e con Lui vi invitiamo a non mollare mai!
La Vergine della Risurrezione ci protegga.
Uniti nella preghiera, ce la faremo in Gesù Risorto, ALLELUIA.