CURARE AMANDO AMARE CURANDO.
LA RELIQUIA DEL CUORE DI SAN CAMILLO DE LELLIS ALL’OSPEDALE SAN CAMILLO DI ROMA.
9-12 FEBBRAIO 2014
E’ stato intenso il programma che ha accolto la Reliquia del cuore di San Camillo de Lellis presso l’ospedale San Camillo di Roma, nei giorni in cui si è celebrata anche la XXII Giornata Mondiale del Malato che quest’anno ha avuto come tema: “Fede e carità: «Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli” (1Gv 3,16). La Reliquia è arrivata in ospedale domenica 9 febbraio ed è stata accolta dal Direttore Generale, il Prof. Aldo Morrone insieme a Sua Ecc. Mons. Lorenzo Leuzzi, Vescovo incaricato per la Pastorale della Salute per la Diocesi di Roma, che ha presieduto alla Concelebrazione delle 10,30 nella Chiesa “Salus Infirmorum”.
La Reliquia del cuore è passata quasi in tutti i reparti dell’ospedale con momenti di preghiera, celebrazioni e riflessioni, animate dai cappellani, in collaborazione con gli operatori sanitari e le varie Associazioni e gruppi di preghiera. Sotto la protezione della Beata Vergine Maria di Lourdes, il cuore di Camillo si è fatto prossimo per e tra i suoi ammalati. In tanti hanno voluto accarezzare il suo cuore, fermarsi per una preghiera personale. In tanti hanno chiesto direttamente al gigante della carità di alleviare le proprie sofferenze, di guarire dalle proprie infermità, di essere liberati dai propri affanni.
Partecipata è stata la catechesi per tutti gli operatori sanitari del’ospedale animata da P. Sergio Palumbo, responsabile della cappellania dal titolo: “Curare amando, amare curando”. Durante la riflessione è stata sottolineata l’importanza di una cura attenta e responsabile che ogni “professionista” della salute ha il dovere di compiere nei confronti di ogni sofferente: “(…) Curare amando vuol dire anche sollevare. Sollevare vuol dire innanzitutto farsi vicini, diventare prossimo. Vicini al cuore dell’altro, ai suoi angoli bui, alle sue facce più difficili da guardare, più fastidiose. Avvicinarsi senza reticenze e paure, come Francesco d’Assisi al lebbroso, come Camillo agli ammalati più gravi, nella capacità e nella stupenda follia di chi sa cogliere l’altro senza remore. E poi chinarsi. Per sollevare devi necessariamente chinarti, cambiare prospettiva e livello, inginocchiandoti, perché non ci si può sollevare che insieme. “Non c’è in un’intera vita cosa più importante da fare che chinarsi perché un altro, cingendoti il collo, possa rialzarsi”. Ma si solleva, anche, dando speranza. La speranza è il motore ed il fine di ogni prendersi cura, è ciò che contro tutto e tutti mi spinge ancora a dire “ne vale la pena”.
E’ in questa prospettiva che Camillo, dopo la sua conversione, vive tutta la sua vita: una celebrazione del prendersi cura dell’altro, la persona malata, con la tenerezza di una madre”.
La comunità ospedaliera ha partecipato, insieme a tutta la diocesi di Roma, alla Concelebrazione Eucaristica del’11 Febbraio presso la Basilica di San Giovanni in Laterano presieduta dal Vicario Generale di Sua Santità il sig. Cardinale Agostino Vallini.
La Reliquia del cuore è stata infine accompagnata mercoledì 12 febbraio presso il Centro di cure palliative Fondazione Roma Hospice -SLA – Alzheimer, dove i cappellani camilliani dell’Ospedale San Camillo, hanno da poco avviato una collaborazione volontaria per assicurare l’assistenza religiosa e spirituale agli ospiti del Centro. Un luogo nel quale la virtù teologale della speranza si vive celebrando la speranza. Ha presieduto la Celebrazione Eucaristica Mons. Don Andrea Manto, Direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute.
P. Sergio Palumbo
Healing by Loving, Loving by Healing
The Relic of the Heart of St. Camillus at the St. Camillus Hospital ofRome
9-12 February 2014
The programme that welcomed the relic of the heart of St. Camillus de Lellis at the St. Camillus Hospital in Rome, at a time when the twenty-second World Day of the Sick which this year has as its theme: ‘Faith and Charity: ‘We too Ought to give our Lives for our Brethren’’ (1Jn 3:16) was also being celebrated, was an intense one. The relic arrived at the hospital on Sunday 9 February and was welcomed by the General Director, Prof. Aldo Morrone, together with His Excellency Msgr. Lorenzo Leuzzi, the bishop responsible for pastoral care in health for the diocese of Rome, who presided over the concelebration of10.30 in the Church ‘Salus Infirmorum’. The relic went to
There was a strong attendance at the catechesis for all the health-care workers of the hospital which was animated by Fr. Sergio Palumbo, the head of the chaplaincy. Its title was ‘Healing by Loving, Loving by Healing’. During his talk emphasis was laid upon the importance of attentive and responsible care, something which every health ‘professional’ has the duty to provide to every suffering person. ‘Healing by loving also means relieving. To relieve means first and foremost to draw near, to become a neighbour. Near to the heart of the other, to his or her dark corners, to those faces of him or her that are most difficult, most trying, to look at. Drawing near without hesitations or fears, as Francis did to the leper, as Camillus did to those who were most gravely ill, with the capacity and the amazing madness of those who know how to welcome the other without hindrance. And then to bend down.
To provide relief one has to bend down, change one’s perspective and one’s level, and kneel down, because one can only provide relief together. There is nothing more important in an entire life than bending down so that another person, who is tied around the neck, can get up. But one can also provide relief by giving hope. Hope is the engine and the goal of all care, it is what against everything and everyone leads me to say again ‘it’s worth it’. It was with this approach that Camillus, after his conversion, lived the whole of his life: a celebration of caring for the other, for the sick person, with the tenderness of a mother’.
Together with the whole of the diocese of Romethe whole hospital community took part in the concelebration of the Eucharist of 11 February at the Basilica of St. John of the Lateran presided over by the Vicar General of His Holiness, Cardinal Agostino Vallini. Lastly, the relic of the heart was accompanied on Wednesday 12 February to the Centro di cure palliative Fondazione Roma Hospice -SLA – Alzheimer where the Camillian chaplains of the St. Camllus Hospital have recently begun voluntary cooperation to provide religious and spiritual assistance to those admitted to the centre. This is a place where the theological virtue of hope is lived by celebrating hope. Msgr. Don Andrea Manto, the director of the diocesan office for pastoral care in health presided over the celebration of the Eucharist.
Fr. Sergio PALumbo
CURAR AMANDO, AMAR CURANDO.
LA RELIQUIA DELCORAZÓN DE SAN CAMILO DE LELIS EN EL HOSPITAL SAN CAMILO DE ROMA.
9-12 DE FEBRERO DE 2014
Fue intenso el programa que acogió la reliquia del corazón de San Camilo de Lelis en el hospital San Camilo de Roma, en los días en que se celebraba también el XXII Día Mundial del Enfermo, que este año se titula “Fe y caridad: «También nosotros debemos dar la vida por los hermanos»” (1Jn 3,16). La reliquia llegó al hospital el domingo 9 de febrero y fue acogida por el director general, Aldo Morrone, juntamente con Mons. Lorenzo Leuzzi,
Al lado del corazón del otro, junto a sus puntos obscuros, los aspectos más difíciles de ver, más molestos. Acercarse sin reticencias ni miedos, como Francisco de Asís al leproso, como Camilo a los enfermos más graves, con la capacidad y la estupenda locura de quien sabe aceptar al otro sin rémoras. Y luego inclinarse. Para animar debes necesariamente inclinarte, cambiar de perspectiva y de nivel, arrodillarte, Porque no se puede ayudar a nadie sino junto a él. “No hay en toda la vida una cosa más importante que hacer que inclinarse para que el otro, abrazado a tu cuello, pueda levantarse”. Pero se ayuda al a levantarse también dando esperanza, que es el motor y el fin de toda actitud que sabe hacerse cargo del otro, y es lo que contra todo y todos me impulsa todavía a decir “que merece la pena”. Fue desde esta perspectiva de la que Camilo, después de su conversión, vivió toda su vida: una celebración de cuidar del otro, de la persona enferma, “con la ternura de una madre”.
La comunidad hospitalaria participó unida a toda la diócesis de Roma en la concelebración eucarística del 11 de febrero en la basílica de San Juan de Letrán presidida por el Vicario General de su Santidad, el cardenal Agostino Vallini.
La reliquia del corazón fue acompañada el miércoles 12 de febrero al Centro de curas paliativas Fondazione Roma Hospice -SLA- Alzheimer, donde los capellanes camilos del hospital San Camilo han comenzado recientemente una colaboración voluntaria para asegurar la asistencia religiosa y espiritual a los huéspedes del Centro. Un lugar en el que la virtud teologal de la esperanza se vive celebrando la esperanza. Presidió la celebración eucarística Mons. Andrea Manto, director del Departamento Diocesano dela Pastoraldela Salud.
P. Sergio Palumbo
CUIDAR AMANDO AMAR CUIDANDO
A RELÍQUIA DO CORAÇÃO DE SÃO CAMILO DE LELLIS NO HOSPITAL SÃO CAMILO DE ROMA.
9-12 DE FEVEREIRO DE 2014
Foi intenso o programa que acolheu a relíquia do coração de São Camilo de Lellis no Hospital São Camilo de Roma, durante os dias em que se celebrou também o XXII Dia Mundial do Enfermo que, este ano, teve como tema:
A comunidade do hospital participou, junto a toda a diocese de Roma, da Concelebração Eucarística do dia 11 de fevereiro, na Basílica de São João de Latrão, presidida pelo vigário-geral de Sua Santidade, o cardeal Agostino Vallini.
A relíquia do coração finalmente foi acompanhada, na quarta-feira, 12 de fevereiro, ao Centro de tratamentos paliativos da Fondazione Roma Hospice -SLA – Alzheimer, onde os capelães camilianos do Hospital São Camilo recentemente deram andamento a uma colaboração voluntária para garantir a assistência religiosa e espiritual aos hóspedes do Centro. Um lugar em que a virtude teologal da esperança é vivida celebrando a esperança. Dom Andrea Manto, diretor do Centro Diocesano para a Pastoral da Saúde, presidiu a celebração eucarística.
Pe. Sergio Palumbo.
SOIGNER EN AIMANT, AIMER EN SOIGNANT
LA RELIQUE DU COEUR DE SAINT CAMILLE DE LELLIS
A L’HOPITAL SAINT CAMILLE DE ROME.
9-12 FEVRIER 2014
Le programme qui a accueilli la Relique du cœur de saint Camille de Lellis, à l’hôpital Saint Camille de Rome, a été intense. C’étaient également les jours où on célébrait la XXIIe Journée Mondiale du Malade qui, cette année, avait pour thème : « Foi et charité : « Nous aussi, nous devons donner notre vie pour nos frères. » (1 Jn 3,16) La Relique est arrivée à l’hôpital le dimanche 9 février et a été accueillie par le Directeur Général, le Prof. Aldo
Sous la protection de la Bienheureuse Vierge Marie de Lourdes, le cœur de Camille s’est fait proche pour et parmi ses malades. Nombreux sont ceux qui ont voulu toucher son cœur et s’arrêter pour une prière personnelle. Il y en a tant qui ont demandé directement au « Géant de la Charité » de soulager leurs souffrances, de guérir leurs infirmités, d’être libérés de leurs soucis. Tous les opérateurs sanitaires de l’hôpital ont participé à la catéchèse, animée par le P. Sergio Palumbo, responsable de l’aumônerie. Elle s’intitulait : « Soigner en aimant, aimer en soignant. » Pendant la réflexion, l’importance d’un soin attentif et responsable que chaque « professionnel » de la santé a le devoir d’accomplir, dans les rencontres avec chaque souffrant, a été soulignée. (…) Soigner en aimant veut dire aussi soulager. Soulager veut dire avant tout se faire proche, devenir proche. Proche du cœur de l’autre, de ses zones d’ombre, de ses facettes plus difficiles à regarder, plus fastidieuses. S’approcher sens réticences ni peurs, comme François d’Assise pour le lépreux, comme Camille pour les malades plus graves, dans sa capacité et sa folie étonnante de celui qui sait accueillir l’autre, sans limite. Et puis, se pencher vers lui. Pour soulager, tu dois nécessairement te pencher, changer de perspective et de niveau, en t’agenouillant, parce qu’on ne peut soulager qu’ensemble. « Dans l’espace de toute une vie, il n’y a rien de plus important à faire que de se pencher pour qu’un autre, en s’accrochant à ton cou, puisse se relever. » Mais, on soulage aussi en donnant de l’espérance. L’espérance, c’est le moteur et le but de chaque acte du prendre soin, et c’est ce qui, envers et contre tout et contre tous, motive pour dire après « cela en valait la peine ». C’est dans cette perspective que Camille, après sa conversion, donne sens à sa vie : une célébration du prendre soin de l’autre, la personne malade, « avec la tendresse d’une mère. »
La communauté hospitalière a participé, avec tout le diocèse de Rome, à la Concélébration Eucharistique du 11 février, à la Basilique Saint Jean de Latran, présidée par le Vicaire Général de Sa Sainteté, M. le Cardinal Agostino Vallini.
Enfin, la Relique du coeur a été accompagnée mercredi 12 février au Centre de soins palliatifs Fondazione Roma Hospice–SLA–Alzheimer, où les aumôniers camilliens de l’hôpital Saint Camille, ont depuis peu organisé une collaboration volontaire pour assurer l’assistance religieuse et spirituelle aux hôtes du Centre. C’est un lieu où la vertu théologale de l’espérance se vit en célébrant l’espérance. La Célébration Eucharistique a été présidée par Mgr. Don Andrea Manto, Directeur du Bureau Diocésain pour la Pastorale de la Santé.
P. Sergio Palumbo