Fondata nel 1605, la Provincia Romana dell’Ordine dei Ministri degli Infermi affonda le sue radici nel cuore dell’Italia centrale, estendendo oggi la sua presenza anche fino alle terre lontane del Cile. Oggi conta 29 religiosi distribuiti in 9 comunità, che continuano a testimoniare il carisma camilliano al servizio degli infermi, secondo lo spirito del fondatore: “rivivere l’amore misericordioso sempre presente di Cristo verso gli infermi” (C 1).
La sua storia è intessuta di crescita e ripensamenti, segnata da fondazioni significative che testimoniano un cammino di dedizione e servizio. Le prime comunità furono stabilite già alla fine del XVI secolo, come la Chiesa di San Gregorio a Firenze (1599) e quella di Santa Maria del Poggio a Viterbo (1603), fino a raggiungere l’emblematica fondazione del Santuario di San Camillo a Bucchianico nel 1605. Altre tappe storiche furono le comunità romane: San Giovanni della Malva (1713), Santa Maria in Trivio (1657), San Rufo a Rieti (1747), Ospedale San Giovanni (1836) e SS. Vincenzo e Anastasio (1839). In tutte queste sedi, i camilliani si sono distinti per la loro costante assistenza ai malati, tanto negli ospedali quanto nelle case.
Un rinnovato slancio giunse nel periodo del Concilio Vaticano II, quando la Casa di Formazione fu trasferita a Roma, nella Villa Sacra Famiglia: un luogo strategico per la crescita culturale e spirituale dei giovani religiosi. Furono anni vivaci, segnati da una forte espansione del ministero, con l’assunzione di nuove parrocchie come San Camillo a Roma, Santa Maria Maggiore a Firenze, e la valorizzazione del Santuario di Bucchianico.
Particolarmente incisiva fu la presenza negli ospedali: Forlanini, San Giovanni, San Camillo, San Giacomo, San Filippo, CTO a Roma, e il CTO di Firenze. I camilliani furono tra i primi ad introdurre i Consigli Pastorali ospedalieri, strumenti innovativi di animazione spirituale e organizzativa.
Allo stesso tempo, si sviluppò l’impegno nell’ambito della formazione sanitaria: insegnamento dell’etica nelle scuole per infermieri, organizzazione di convegni, seminari e giornate di studio su bioetica e scienze umane, dando forma a una pastorale capace di dialogare con il mondo contemporaneo.
Dal ministero diretto sono nate numerose realtà associative: la Fiaccola della Carità, la Guardia d’Onore al Sacro Cuore, la Sorgente, così come l’Istituto delle Ancelle dell’Incarnazione, fondato da Padre Primo Fiocchi, segno della fecondità spirituale della Provincia.
Il vento conciliare ha poi acceso lo spirito missionario: nel 1966 nasce la missione in Burkina Faso, diventata Provincia autonoma nel 2016, mentre nel 2004 si apre una nuova comunità a San Bernardo, in Cile, testimoniando l’apertura verso nuove frontiere dell’evangelizzazione.
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Nel rispondere alle necessità del territorio, sono state avviate opere sanitarie e sociali di grande valore: Villa Immacolata a San Martino al Cimino, nata come preventorio e oggi centro di riabilitazione; il Villaggio Eugenio Litta a Grottaferrata, pensato per giovani con disabilità; e la Salus Infimorum, nella popolosa Borgata Ottavia di Roma.
Importante è stato anche il contributo accademico della Provincia alla nascita del Camillianum, istituto internazionale di teologia pastorale sanitaria, cui ha offerto spazi e figure di spicco come Padre Spogli e Padre Cinà.
Negli ultimi decenni, il calo delle vocazioni ha spinto la Provincia a una profonda riflessione.
Alcune case di formazione sono state riconvertite in opere sanitarie, come la RSA San Camillo a Sora (FR) e la stessa Villa Sacra Famiglia, mentre il centro di Bucchianico è divenuto Centro di spiritualità, luogo di preghiera e discernimento, dove si sono celebrati due Capitoli Generali.
Lo spirito di comunione si è rafforzato attraverso collaborazioni con altre Province, in particolare con Burkina Faso e Polonia, accogliendo anche religiosi giunti a Roma per gli studi.
A impreziosire il cammino della Provincia vi sono figure di santità come Nicola d’Onofrio e Maria Aristea Ceccarelli, riconosciuti Venerabili dalla Chiesa, segni di una spiritualità incarnata nella dedizione quotidiana.


