La Delegazione camilliana in Francia, oggi conosciuta come Delegazione della Provincia del Burkina Faso, rappresenta una presenza ricca di storia e di trasformazioni all’interno dell’Ordine. Fondata originariamente come Provincia di Francia nel lontano 1885, ha attraversato fasi di crescita, crisi e rinnovamento. Nel 2019, con meno di venti religiosi, la Provincia è stata riorganizzata come Delegazione generale, fino a divenire nel 2022 Delegazione della Provincia camilliana del Burkina Faso. Attualmente conta ventuno religiosi – diciannove padri e due fratelli – di cui dodici provenienti proprio dal Burkina Faso. Le comunità attive sono quattro: Bry-sur-Marne, Lione, Arras e Chambéry, con due religiosi anziani della Villa Saint-Camille di Théoule ora inseriti nella comunità di Chambéry.
Le radici della presenza camilliana in terra francese affondano in un passato segnato da sfide e resilienza. Fin dagli albori dell’Ordine, vi sono stati religiosi francesi impegnati nel carisma del servizio ai malati. Tuttavia, le leggi anti-congregazioniste portarono a momenti di difficoltà e all’esilio dei religiosi in Belgio. Nonostante questi ostacoli, a partire dal 1907 la Provincia iniziò una fase di solida espansione. Una figura emblematica di questo periodo è padre Louis Tezza, primo Pro-Provinciale già nel 1875, il cui ruolo è stato determinante nel consolidamento della presenza camilliana. Nel corso dei decenni, la Provincia ha stabilito relazioni con altre realtà camilliane, promuovendo tentativi di fondazione in Irlanda e Canada, e sostenendo attività missionarie in Benin e Burkina Faso, in modo continuativo tra il 1971 e il 2024.
Attualmente, pur non disponendo più di opere proprie, la Delegazione mantiene una presenza viva e significativa in vari ambiti pastorali e sanitari. I religiosi svolgono il servizio di cappellani nelle case di riposo di Arras e Lione, presso l’ospedale Saint-Camille di Bry-sur-Marne, l’ospedale di Fourvière a Lione e nella città di Chambéry. In cinque istituzioni sanitarie, sono membri di diritto nei consigli di amministrazione. Un religioso presta inoltre servizio come psicologo a Créteil. Dopo la pandemia di Covid, la Delegazione si è vista affidare quattro parrocchie, dove operano tre parroci e quattro vicari, proseguendo il loro impegno nella pastorale sanitaria diocesana. Fra i progetti in corso, vi è il desiderio di ristabilire una presenza attiva a Lourdes con finalità pro-vocazionali e l’intenzione di intensificare le visite domiciliari ai malati e agli anziani, in particolare nella zona di Chambéry.
Nonostante negli ultimi vent’anni non siano più stati accolti postulanti, l’attività formativa e l’animazione vocazionale proseguono grazie alla collaborazione con laici e volontari. Alcuni di essi partecipano alla visita dei malati e li accompagnano alla celebrazione eucaristica negli ospedali. Presso l’ospedale Saint-Camille di Bry, con il supporto dell’assistenza spirituale, alcuni volontari aiutano i degenti durante la cena. Una volta al mese, la comunità e la Famiglia Camilliana Laica si ritrovano per un momento di preghiera e condivisione.
- indirizzo:
Religieux Camilliens
179 bis, Boulevard Pasteur
BP 60026
94363 Bry-sur-Marne
- Tel 01 48 81 03 47
Dal punto di vista della comunicazione, vengono pubblicati regolarmente due bollettini – Trait d’Union e Échos de nos Missions – che offrono aggiornamenti e riflessioni sulla vita della Delegazione. Un religioso è incaricato della diffusione delle informazioni, avvalendosi principalmente del forum WhatsApp “Camilliens-France”.
Oggi, pur non avendo più una presenza stabile fuori dai confini francesi, la Delegazione mantiene legami internazionali: un religioso beninese si trova a Bry per cure mediche da tre anni, mentre dodici religiosi burkinabè fanno parte della Delegazione, quattro dei quali sono attualmente impegnati negli studi.
Le prospettive future sono orientate alla riscoperta e alla diffusione del carisma camilliano in tutti gli ambienti in cui i religiosi operano: parrocchie, ospedali, case di riposo, e nelle visite domiciliari. Fra le priorità apostoliche figura la volontà di rendere il messaggio e la spiritualità camilliana più accessibili e visibili. Il sogno di avviare una comunità a Lourdes resta vivo, alimentato dal desiderio di un contatto più stretto con i giovani e da una sempre maggiore apertura alle nuove generazioni.


