La Provincia Camilliana del Burkina Faso è una realtà giovane ma già fortemente radicata, sia a livello nazionale che internazionale. Fondata ufficialmente nel 2016, la Provincia nasce da una lunga storia iniziata cinquant’anni prima, nel 1966, quando i primi missionari Camilliani della Provincia Romana, rispondendo all’invito del Cardinale Paul Zoungrana e all’appello del Concilio Vaticano II, giunsero a Ouagadougou per impiantare il carisma di San Camillo de Lellis in terra africana. Accolti nella comunità dei Missionari d’Africa, i padri Pasquale del Zingaro, Gaetano De Sanctis e altri confratelli si trovarono immediatamente di fronte all’ampiezza della missione che li attendeva.
Questa crescita ha favorito un intenso sviluppo di relazioni con altre province camilliane nel mondo. La Provincia Romana è considerata la “Provincia Madre” per il suo ruolo storico e spirituale. Con il Benin-Togo si è condiviso per lungo tempo il noviziato, la provincia francese è diventata una Delegazione della provincia nel 2022, mentre le province spagnola, polacca e del Nord Italia collaborano attivamente con l’invio di missionari e la formazione dei giovani religiosi burkinabè. I camilliani burkinabè sono oggi presenti anche in Francia, Italia, Spagna e Ghana.
L’attività apostolica della Provincia si sviluppa in diversi ambiti. Le cappellanie ospedaliere e la pastorale parrocchiale sono parte integrante della missione camilliana. In Burkina Faso, i religiosi sono presenti in importanti strutture sanitarie come l’Ospedale Yalgado, l’Ospedale Pediatrico Charles de Gaulle, l’Ospedale di Bogodogo e quello regionale di Tenkodogo, oltre alle loro opere sanitarie. Gestiscono due parrocchie, una a Ouagadougou e una a Tenkodogo. In Francia operano presso l’Ospedale Saint Camille di Bry-sur-Marne e in diverse case di riposo, mentre in Italia prestano servizio in cappellanie, parrocchie e rettorie.
Il settore sanitario rappresenta uno dei pilastri della Provincia. L’Ospedale Saint Camille (HOSCO) di Ouagadougou, fondato nel 1968 come dispensario, è divenuto ospedale nel 2014. Il Centro Medico con Chirurgia di Nanoro, nato nel 1992 come centro di promozione sanitaria, è stato riconosciuto come CMA nel 1997. Il Centro Medico Notre Dame de Fatima (CANDAF), aperto nel 2001 per l’assistenza ai malati di HIV/AIDS, è diventato un centro medico nel 2018. Il CERBA, Centro di Ricerca Biomolecolare Pietro Annigoni, inaugurato nel 2006, è oggi un punto di riferimento regionale e internazionale per la ricerca in genetica, virologia e oncologia.
Un altro ambito fondamentale è la formazione. I camilliani del Burkina Faso gestiscono tre grandi case di formazione: il Juvenat San Camillo per i giovani in discernimento, il Noviziato per l’iniziazione alla vita religiosa, e lo Studentato per universitari e post-laurea. A ciò si aggiungono la Scuola Professionale di Salute Saint Camille (EPSCA), che forma infermieri e ostetriche, e il Camillianum, Centro di Umanizzazione della Salute, dove si offrono corsi e attività in collaborazione con università pubbliche e private. I religiosi partecipano anche all’insegnamento accademico e pratico di medici, farmacisti, biologi e altri operatori sanitari. L’animazione vocazionale è curata da un gruppo dedicato di religiosi.
La collaborazione con i laici è una realtà viva e articolata. Gruppi come la Famiglia Camilliana Laica, la Fiamma della Carità e gli Amici degli Ammalati affiancano i religiosi nelle attività apostoliche e sociali, formando un tessuto comunitario ricco e partecipe.
- indirizzo:
Provinciale/Provincial
Religieux Camilliens
01 BP 364 Ouagadougou – 01
- Tel. 00226 25 36 12 59
- Email: provincecamilliennebf@gmail.com
La Provincia Camilliana del Burkina Faso è oggi la più numerosa dell’intero Ordine, segno della vitalità e dell’attrattiva del carisma camilliano nel continente africano. Tuttavia, questa crescita porta con sé anche sfide importanti. La visione strategica delle strutture sanitarie camilliane punta a garantire un’assistenza di qualità, fondata su competenze scientifiche aggiornate, l’adozione di protocolli rigorosi e il continuo aggiornamento del personale. Al centro di tutto vi è la persona, in particolare quella più vulnerabile, e la volontà di offrire cura e speranza nel solco dell’insegnamento della Chiesa cattolica in materia di etica e bioetica.
Tra le sfide emergenti vi sono la formazione qualificata dei religiosi, l’apertura a nuove missioni nonostante le risorse limitate, e il consolidamento delle opere esistenti.
I progetti in cantiere includono l’apertura di una missione in Burundi o Madagascar, la costruzione di una nuova casa formativa, un centro medico a Tenkodogo, una comunità e ambulatorio a Nakaar nella diocesi di Diebougou, una sede provinciale, e l’ammodernamento tecnologico delle strutture sanitarie.
Con il numero crescente di giovani religiosi, la Provincia sogna in grande e guarda al futuro con una visione condivisa e unitaria. Come figli di San Camillo, desidera continuare a essere esperta nella carità verso gli ammalati e i poveri, offrendo non solo cura ma anche dignità e speranza.


