Ieri, 5 maggio 2022, dopo una serie di avvisi riportati dal segretario uscente p. Gianfranco Lunardon e la lettura del verbale, da parte di fr. Luca Perletti (eletto ieri segretario del Capitolo,) ha iniziato il suo report riguardante il ministero p. Aris Miranda.
P. Aris ha sottolineato come la pianificazione che era stata preparata dal Segretariato del Ministero nel 2015 (Bangkok) ha realizzato le seguenti attività:
1) risposta concreta alla crisi dei rifugiati in Europa,
2) rafforzare la promozione e l’umanizzazione della salute e dei suoi promotori,
3) stabilire la linea guida del ministero parrocchiale, e
4) riaffermando i valori fondamentali delle nostre istituzioni socio-sanitarie.
La realizzazione dei piani (attività) del Segretariato è stata raggiunta attraverso la collaborazione strategica e la cooperazione delle Province, in particolare, Spagna, Brasile e Thailandia in termini di logistica, personale e finanze. SCARICA QUI TUTTO L’INTERVENTO DI PADRE ARIS IN ITALIANO E IN INGLESE
Dopo aver presentato l’idea originaria (le ragioni della creazione della comunità), l’erezione canonica stessa della comunità e il suo funzionamento, abbiamo presentato i primi Statuti e quelli rivisti, questi Statuti che hanno regolato la vita e la presenza dei religiosi nella Casa Rebuschini. Poi, abbiamo parlato delle difficoltà senza dimenticare di sottolineare il bene che la Casa Rebuschini ha fatto all’Ordine intero in questi 24 anni. Per questo, ho riportato ciò che ha detto Padre MONKS: “La Casa Rebuschini è una comunità importante nella vita dell’Ordine…la vedo in continuità con il collegio internazionale di Marino, in grado di offrire una meravigliosa opportunità per gli studi specialistici in aree di fondamentale importanza per il futuro dell’Ordine ed insieme la possibilità di vivere in un sano ambiente camilliano…”
Parlando del futuro della casa, basandomi sulla mia esperienza, mi sono permesso di fare una proposta che tiene conto dell’aria interculturale e internazionale che si respira nell’Ordine:
“Che la Consulta Generale in collaborazione con i Provinciali possa individuare religiosi (giovani) capaci di fare delle specializzazioni (cioè i migliori) in vista di una buona preparazione per mettersi domani alla disposizione di tutto l’Ordine. Le Province che hanno possibilità economiche facciano lo sforzo, direi un sacrificio per mettere alla disposizione della Consulta un fondo destinato alla formazione di tali religiosi”. Le discussioni su questo argomento continueranno nelle plenarie.”
Sempre fr. Ignacio ha presentato il suo report riguardante le missioni. Ha segnalato che i camilliani che dai paesi sviluppati si trasferiscono in terra di missione “ad gentes” sono ogni volta meno per la grande scarsità delle vocazioni nei paesi accomodati. Risalta che nel senso contrario sta prendendo sempre più entità nell’ordine camilliano la “missione di ritorno” cioè il arrivo in Europa di religiosi camilliani provenienti dei paesi in via di sviluppo dove le vocazioni sono abbondanti. Questo cambiamento, che di per se è motivo di grande gioia, presenta anche alcuni problemi e ripresenta una sfida che l’ordine dovrà affrontare. Il Segretariato per le missioni dovrà studiare a fondo le nuove dinamiche missionarie per farle sempre più proficue per la evangelizzazione o re-evangelizzazione.
Nella sessione conclusiva ha preso la parola anche il Vicario generale, p. Laurent Zoungrana, esponendo il suo report sulla formazione.